CORSO DI FUMETTO DEL CASTELLO

CORSO DI FUMETTO DEL CASTELLO

lunedì 26 settembre 2016

ISPIRAZIONE E CREATIVITA'

Realizzare un fumetto, vuol dire creare qualcosa.

In principio c'è la quiete e il nulla di un foglio bianco. Poi l'ispirazione, l'autore si tende inspirando e, così, inizia tutto...
un movimento dopo l'altro, un respiro dopo l'altro per comporre il ritmo della narrazione, matita, gomma, china, mouse, via via fino alla fine... il completamento dell'opera.


Espiro...
Per far ciò, si può lavorare da soli oppure in gruppi più o meno ampi, più o meno accreditati nei titoli dell'opera: dal classico binomio sceneggiatore/disegnatore, a cui – soprattutto negli U.S.A – spesso si aggiungono altri elementi come chi realizza le "matite" e chi le "chine" – senza contare il colorista – fino a giungere alle vere e proprie squadre che caratterizzano molti Studi del mercato giapponese dei Manga.
Dunque creatività individuale oppure di gruppo. Flusso che manifesti i caratteri individuali dell'autore o, dall'altra parte, un intreccio di compromessi tra i caratteri dei singoli che compongono il gruppo. Via individualista o via collettiva...

Ma è davvero in questo binomio dualista, che si può riassumere la creatività?
Quanto un autore che lavori singolarmente può considerare l'opera che ha realizzato, come unica ed esclusiva espressione di sé?

Andrea Pazienza, per definire la propria dimensione creativa, la paragonava ad un ripetitore TV che captando dei segnali, li riproduce per diffondendoli nell'etere.



Lo sceneggiatore Alan Moore, intervistato sui propri processi creativi, parla di veri e propri riti magici che lo pongano nella condizione di farsi attraversare da quel "qualcosa" che lo condurrà alla produzione dell'opera.

Ogni autore può citare diversi predecessori e contemporane che lo abbiano influenzato: come sarebbero state le atmosfere oscure del Sin City di Frank Miller, o l'espressionismo umano dell'Alack Sinner di José Munòz, senza le pennellate di Hugo Pratt? e come si sarebbe espresso, quest'ultimo, se non ci fosse stato Milton Caniff?


Milton Caniff
ISPIRAZIONE E CREATIVITA?
Milton Caniff
ISPIRAZIONE E CREATIVITA'
Hugo Pratt
Hugo Pratt
ISPIRAZIONE E CREATIVITA'
  Hugo Pratt
ISPIRAZIONE E CREATIVITA'
 José Munòz
ISPIRAZIONE E CREATIVITA'
José Munòz
ISPIRAZIONE E CREATIVITA'
Frank Miller
Frank Miller

ISPIRAZIONE E CREATIVITA'
Frank Miller
                                                                         


e poi ci sono le letture, la musica, i film, la tv, il web e tutto quell'oceano culturale nel quale, più o meno scientemente, nuotiamo ogni giorno; e le esperienze umane che attraversiamo, e i sogni, e l'istinto, e la memoria familiare, e quella storica collettiva, e quella di specie, e l'immensità chimico/biologica della natura, e le scoperte scientifiche e tutta quell'infinita rete di connessioni che genera la realtà che ci circonda e pervade.

Avendo coscienza di tutto ciò, l'autore unico di un'opera, può davvero pensare di averla generata individualmente? 

ISPIRAZIONE E CREATIVITA'
Andrea Pazienza. Gli ultimi giorni di Pompeo


Affinché tutto ciò ci attraversi, è necessario mantenere un'apertura del proprio essere ad ogni tipo di stimolo e rapporto interpersonale, nonché affinare la propria sensibilità umana, tanto quanto l'abilità tecnica che ci consentirà di darle una forma specifica.

Siamo simili tra noi, ma ciascuno è diverso dall'altro per genetica, vissuto e sogni: un miscuglio di energie che modellano la nostra percezione e i nostri movimenti, rendendoli unici, anche sul foglio di carta. A parità di soggetto, il nostro modo di rappresentarlo e raccontarlo sarà diverso. Ecco l'espressione di sé

Il senso del collettivo di fine anno che proponiamo al corso, può essere anche questo: un'opportunità per esplorare l'ispirazione e la creatività fuori dal proprio ego, senza che ciò vada a discapito della libertà di esprimere il proprio sé. 

fumetto e lavoro di squadra
2005. John & Brown. editoriale: Stefano Barresi illustrazione: Andrea Tabacco
fumetto e lavoro di squadra
2005. John & Brown. Luca Torsello (primo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2005. John & Brown. Andrea Tabacco (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2006. La sostanza. Elos Ermacora (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2006. La sostanza. Lorenzo Beltrame (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2009. La Riconquista del Futuro. Mauro Garofalo (terzo anno)

fumetto e lavoro di squadra
2011. Costole. Lucio Ruvidotti (secondo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2011. Costole. Matteo Brenna (secondo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2013. Raccapricci. Simone Aliprandi (secondo anno)



fumetto e lavoro di squadra
2013. Raccapricci. Matteo Di Gregorio (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2013. Raccapricci. Stefano Acerbi (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2013. Raccapricci. Patrizia Lorusso (secondo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2015. REM. Lorenza Luzzati (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2015. REM. Tommaso Dall'Osto (secondo anno)


Allora, ecco che il foglio bianco potrebbe non essere più il nulla in attesa della creazione, ma l'opportunità di tracciare ciò che era già prima che noi gli dessimo una forma. 
La nostra.





lunedì 19 settembre 2016

IL FUMETTO E IL LAVORO DI SQUADRA (II)

Il lavoro collettivo di fine anno scolastico è un'attività che il corso di fumetto del Castello pratica da una dozzina d'anni, in forme che sono cambiate col tempo e le contingenze, ma che ha sempre avuto come obiettivo ultimo la realizzazione di un prodotto editoriale cartaceo, serissimamente confezionato come se fosse commissionato da un editore.
C'è stato un momento, a dire il vero, in cui un accordo reale e serissimo con l'editore si è concretizzato, e gli esordienti del Castello hanno smesso di far finta e si sono dedicati a realizzare un'antologia distribuita nelle fumetterie di tutt'Italia… È durata solo un paio di sostanziosi numeri, ma l'esperienza è stata interessante: ne riparleremo coi protagonisti. Ora torniamo al collettivo di fine anno.

Agli inizi erano fascicoli che contenevano una sola storia, scritta dagli allievi del terzo anno, sceneggiata e disegnata una tavola ciascuno da tutti gli allievi del triennio: era divertente per il lettore seguire le vicende di personaggi che cambiavano anche radicalmente aspetto, assieme allo stile di disegno, da una pagina all'altra. E per i ragazzi era un'impresa non da poco coordinare il lavoro di tutti in modo che alla fine la storia risultasse comprensibile.
Sono poi state realizzate parecchie antologie a tema comune, in cui ogni allievo aveva a disposizione X tavole per raccontare una breve storia in totale autonomia, anche in questo caso con un coordinamento e una gestione editoriale condivisa.
A volte si è tentato l'ambizioso esperimento di una collana a tema che raccoglieva volumetti interamente realizzati da singoli allievi, o da coppie creative. E anche in casi come questo, che potrebbero apparire più disgregati, ci sono una gran quantità di cose da realizzare collettivamente: un progetto grafico unitario, la gestione dei documenti digitali e della stampa, la diffusione…

fumetto e lavoro di squadra
Carlos Gimenez. Los Profesionales
fumetto e lavoro di squadra


Come funziona?
Ben prima della conclusione dell'anno scolastico cominciano le prime riunioni per decidere il tema e la formula editoriale, per dare una prima forma al progetto e stabilire il calendario dei lavori. Poi, con l'appoggio dei docenti ma il più possibile in autonomia, gli allievi si fanno carico del coordinamento editoriale e della redazione (scrittura e revisione di testi, verifica e rilettura). Controllano gli standard tecnici dei documenti digitali. Curano la stampa in tipografia o presso stampatori online. Gestiscono l'economia: i costi di produzione e anche la promozione (pubblicità, invenzione di eventi e occasioni di vendita), il reperimento preventivo dei fondi. E, naturalmente, scrivono e disegnano fumetti!

fumetto e lavoro di squadra
Paco Roca. L'inverno del disegnatore
fumetto e lavoro di squadrafumetto e lavoro di squadrafumetto e lavoro di squadra

Il collettivo di fine anno è, tradizionalmente, il lavoro scolastico in cui gli allievi si impegnano a dare il meglio di sé. Perché è il coronamento di un anno di apprendimenti, perché simula un contesto professionale, perché il risultato viene non solo esposto (come i migliori originali in mostra a fine anno) ma proposto al pubblico in forma di un oggetto materiale, un volume a fumetti, che meglio incarna (o… incarta? ^_^) il sogno stesso che ha condotto gli allievi al corso.


fumetto e lavoro di squadra
Will Eisner. The Dreamer

Di questi tempi poi, amaramente, il lavoro sul collettivo scolastico rassomiglia sempre più a come ci si addentra nel mondo del fumetto. I lettori sono sempre meno e, paradossalmente, gli aspiranti fumettisti sempre di più. Così è ormai prassi, da parte delle case editrici in cerca di nuove mani, andare a scegliere non fra i più talentuosi degli esordienti che inviano un portfolio alla redazione, bensì fra le autoproduzioni più professionali e promettenti. Ecco quindi che l'ultimo "esercizio" dell'anno scolastico diventa anche una prova generale di come dare avvio a un percorso lavorativo personale. In cui l'esperienza vissuta (il più possibile integralmente, cioè occupandosi di più aspetti della produzione) vale tanto, tanto più di qualsiasi spiegazione alla lavagna.



Ecco una scelta di tavole dai lavori collettivi a partire dal 2004.


fumetto e lavoro di squadra
2004. Cinquantotto minuti per tradire. copertina: Alessandro Bragalini (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2004. Cinquantotto minuti per tradire. Riccardo Chiereghin (secondo anno)
2004. Cinquantotto minuti per tradire. Tiziano Pantano (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2005. John & Brown. copertina: Andrea Tabacco (terzo anno) grafica: Giuseppe Rossello (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2005. John & Brown. Daniele Pasquetti (secondo anno)

fumetto e lavoro di squadra
2005. John & Brown. Mariano Riva (terzo anno)













fumetto e lavoro di squadra
2006. La Sostanza. copertina: Luca Forza (terzo anno)

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2006. La Sostanza. Stefano Barresi (quarto anno, specializzazione)

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2006. La sostanza. Luca Torsello (secondo anno)

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2007. collana Zerovirgolazeroquattrometriquadri. Lucia Landonio (terzo anno). Qui puoi scaricare l'intero volumetto.
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2008. collana Corrierino degli Allievi. Daniele Guadagna (terzo anno). Qui puoi scaricare l'intero il volumetto.
fumetto e lavoro di squadra
2009. La Riconquista del Futuro. copertina: Mauro Garofalo (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2009. La Riconquista del Futuro. Davide Infantino (secondo anno)
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2009. La Riconquista del Futuro. Caterina Carioti  (terzo anno)
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2011. Costole. Gihén Ben Mahmoud (terzo anno)


fumetto e lavoro di squadra
2012. False Partenze. Matteo Brenna (terzo anno)
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2012. False Partenze. Moacir Pavanati (terzo anno)
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2013. Raccapricci1. copertina: Lucio Ruvidotti (quarto anno, specializzazione)
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2013. Raccapricci2. copertina: Lucio Ruvidotti (quarto anno, specializzazione)
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2013. Raccapricci. Giuseppe Meduri (secondo anno)
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2013. Raccapricci. Anna Pianca (terzo anno)
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2013. Raccapricci. Verdiana Lala (terzo anno)
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2014. Cover. copertina: Ambra Bechini (secondo anno)
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2014. Cover. Lorenza Luzzati (secondo anno)
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2014. Cover. Simone Aliprandi (terzo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2014. Cover. Editoriale e sommario. testo: Patrizia Lorusso (terzo anno) illustrazioni: Lorenza Luzzati (secondo anno) e Giuseppe Vicentini (primo anno)
fumetto e lavoro di squadra
2015. REM. copertina: Giuseppe Strati (quarto anno, specializzazione)
fumetto e lavoro di squadra
2015. REM. Roberto Condò (primo anno)

Non è stato facile scegliere quali pubblicare qui sopra fra le migliori tavole dei collettivi degli anni passati. Perché le tavole ben riuscite sono davvero tante, e anche perché dentro a tavole o storie che per mille motivi non hanno potuto essere disegnate al meglio, molto spesso stanno idee argute, inaspettate, anche geniali.
Ci son dentro anche tratti di strada che noi docenti abbiamo avuto la sorte di accompagnare per un poco: di giovani che sono arrivati a noi colmi di entusiasmo, ciascuno con il suo pezzetto d'inconfondibile originalità per contribuire non solo al prodottino editoriale di fine anno, ma al lavoro di tutta la classe e alla sua vita comune, a quella non piccola porzione di vita, ricca di sogni e impegnata anche con fatica a realizzarli, che abbiamo condiviso, un anno dopo l'altro.
Così possiamo considerare questa prima scelta come un'anteprima. Useremo questo blog anche per questo: per tornare a mostrare le cose belle che sarebbe un peccato dimenticare. Ci piacerebbe accompagnarle con le vostre parole: ricordi, riflessioni, suggerimenti per gli allievi che vengono dopo.