CORSO DI FUMETTO DEL CASTELLO

CORSO DI FUMETTO DEL CASTELLO

venerdì 9 settembre 2016

DISEGNARE "DIRETTAMENTE A CHINA"

Un foglio di carta bianco, una boccetta di china ed un pennello. Tutto qui. Nient'altro. Tre semplici oggetti inerti. Eppure, basta che le dita della nostra mano tocchino il pennello, perché tutto nel nostro essere cominci a muoversi... 


Scuola d'Arte Castello Sforzesco

... ad agitarsi ...


"Prima di fare questo esercizio non avevo mai tenuto pennello e china in mano. Quando “inchiostravo” un disegno, anzi, ripensandoci col senno di poi dovrei dire - quando  ripassavo un disegno - , usavo pennarelli e pennarellini o direttamente il computer. Sia ben chiaro, consideravo china e pennello strumenti affascinanti, ma con il fascino tipico di un oggetto che sarebbe stato bene in un museo, tipo la macchina da cucire di mia nonna.
Diciamo che ero partito con la mia bella dose di pregiudizi e arroganza.  
Ah si, non so se si era capito, ma l’esercizio si chiama “direttamente a china” perché devi disegnare direttamente a china, la matita la puoi lasciare a casa assieme ai tuoi pennarellini e al MacBook Pro. Insomma, per farla breve, le mie aspettative erano raso terra, speravo di finire in fretta e dimenticarmi di pennelli, chine e tutte quelle cose da monaco amanuense del tredicesimo secolo.
Beh, non mi sono mai sbagliato tanto (a parte quella volta che sono andato in vacanza per 6 settimane e mi sono scordato di buttare via l’umido), non solo disegnare direttamente a china è molto più facile e naturale di quanto sembri, ma e anche un sacco divertente. Oh, poi non è uscito fuori un fumetto di Mike Mignola o Jack Kirby (personaggi che cambiano faccia da vignetta a vignetta e alcune donne che la vignetta dopo sembravano uomini) ma ero soddisfatto un bel po’, di sicuro ho cominciato a prendere confidenza con questo strumento potentissimo. Comunque sia, da quella volta non c’è mio disegno che non veda il pennello e ancora oggi, prima di inchiostrare le matite, copio sempre qualcosa direttamente a china."

Roberto Colin, 2° anno di corso di fumetto.


Davanti alla privazione della sicurezza del binomio gomma-matita, si finisce per trovarsi mentalmente bloccati e con la mano irrigidita. Eppure basterebbe lasciarsi andare al semplice fluire del pennello sulla carta, lasciando da parte i concetti e le idee, per ritornare al piacere delle sensazioni e all'espressione di se, senza la gabbia dell'ansia da prestazione... insomma, tornare a giocare come da bambini, quando tutti, ma proprio tutti, disegnavamo.
Se il "direttamente a china" è un esercizio, lo è solo allo scopo di infrangere i blocchi che, inconsciamente, ci portiamo dentro per educazione alla prestazione piuttosto che all'espressione di se. 
Certo, per disegnare professionalmente, bisogna apprendere delle regole - da qui il corso di fumetto - ma queste sono solo dei mezzi per dare forma alla creatività, non certo dei dogmi da seguire a testa bassa.

La tecnica la si dovrebbe apprendere per poterla trascendere, non per ritrovarsene prigionieri.



Chi volesse provare questa esperienza di gioco con la china, potrà farlo, in occasione del Big Draw alla Scuola del Castello in via Giusti 42, già domattina dalle 10.30 alle 12.00.

Lasciate anche voi il vostro segno di china! 


Per chi fosse interessato, seguono altri lavori di Roberto realizzati, stavolta, partendo dalla canonica progettazione a matita.

fumetto Scuola d'Arte Castello Sforzesco
fumetto Scuola d'Arte Castello Sforzesco
fumetto Scuola d'Arte Castello Sforzesco
fumetto Scuola d'Arte Castello Sforzesco



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