Il
lavoro collettivo di fine anno scolastico è un'attività che il corso di fumetto del Castello pratica
da una dozzina d'anni, in forme che sono cambiate col tempo e le
contingenze, ma che ha sempre avuto come obiettivo ultimo la
realizzazione di un prodotto editoriale cartaceo, serissimamente
confezionato come se fosse commissionato da un editore.
C'è stato un momento, a dire il vero, in cui un accordo reale e serissimo con l'editore si è concretizzato, e gli esordienti del Castello hanno smesso di far finta e si sono dedicati a realizzare un'antologia distribuita nelle fumetterie di tutt'Italia… È durata solo un paio di sostanziosi numeri, ma l'esperienza è stata interessante: ne riparleremo coi protagonisti. Ora torniamo al collettivo di fine anno.
Agli inizi erano fascicoli che contenevano una sola storia, scritta dagli
allievi del terzo anno, sceneggiata e disegnata una tavola ciascuno
da tutti gli allievi del triennio: era divertente per il lettore
seguire le vicende di personaggi che cambiavano anche radicalmente
aspetto, assieme allo stile di disegno, da una pagina all'altra. E per i
ragazzi era un'impresa non da poco coordinare il lavoro di tutti in
modo che alla fine la storia risultasse comprensibile.
Sono poi
state realizzate parecchie antologie a tema comune, in cui ogni allievo
aveva a disposizione X tavole per raccontare una breve storia in totale
autonomia, anche in questo caso con un coordinamento e una gestione
editoriale condivisa.
A volte si è tentato l'ambizioso esperimento
di una collana a tema che raccoglieva volumetti interamente realizzati
da singoli allievi, o da coppie creative. E anche in casi come questo,
che potrebbero apparire più disgregati, ci sono una gran quantità di
cose da realizzare collettivamente: un progetto grafico unitario, la
gestione dei documenti digitali e della stampa, la diffusione…
Come
funziona?
Ben prima della conclusione dell'anno scolastico cominciano
le prime riunioni per decidere il tema e la formula editoriale, per dare
una prima forma al progetto e stabilire il calendario dei lavori. Poi,
con l'appoggio dei docenti ma il più possibile in autonomia, gli allievi
si fanno carico del coordinamento editoriale e della redazione
(scrittura e revisione di testi, verifica e rilettura). Controllano gli
standard tecnici dei documenti digitali. Curano la stampa in tipografia o
presso stampatori online. Gestiscono l'economia: i costi di produzione e
anche la promozione (pubblicità, invenzione di eventi e occasioni di
vendita), il reperimento preventivo dei fondi. E, naturalmente, scrivono
e disegnano fumetti!
Il
collettivo di fine anno è, tradizionalmente, il lavoro scolastico in
cui gli allievi si impegnano a dare il meglio di sé. Perché è il
coronamento di un anno di apprendimenti, perché simula un contesto
professionale, perché il risultato viene non solo esposto (come i
migliori originali in mostra a fine anno) ma proposto al pubblico in
forma di un oggetto materiale,
un volume a fumetti, che meglio incarna (o… incarta? ^_^) il sogno stesso che ha condotto gli allievi al corso.
Di questi tempi poi, amaramente, il lavoro
sul collettivo scolastico rassomiglia sempre più a come ci si addentra
nel mondo del fumetto. I lettori sono sempre meno e, paradossalmente,
gli aspiranti fumettisti sempre di più. Così è ormai prassi, da parte
delle case editrici in cerca di nuove mani, andare a scegliere non fra i
più talentuosi degli esordienti che inviano un portfolio alla
redazione, bensì fra le autoproduzioni più professionali e promettenti.
Ecco quindi che l'ultimo "esercizio" dell'anno scolastico diventa anche
una prova generale di come dare avvio a un percorso lavorativo
personale. In cui l'esperienza vissuta (il più possibile integralmente,
cioè occupandosi di più aspetti della produzione) vale tanto, tanto più
di qualsiasi spiegazione alla lavagna.
Ecco una scelta di tavole dai lavori collettivi a partire dal 2004.
|
2004. Cinquantotto minuti per tradire. Tiziano Pantano (terzo anno) |
|
2005. John & Brown. Mariano Riva (terzo anno) | | | |
| |
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
2006. La Sostanza. copertina: Luca Forza (terzo anno) |
|
2006. La sostanza. Luca Torsello (secondo anno) |
|
2007. collana Zerovirgolazeroquattrometriquadri. Lucia Landonio (terzo anno). Qui puoi scaricare l'intero volumetto. |
|
2008. collana Corrierino degli Allievi. Daniele Guadagna (terzo anno). Qui puoi scaricare l'intero il volumetto. |
|
2009. La Riconquista del Futuro. copertina: Mauro Garofalo (terzo anno) |
|
2009. La Riconquista del Futuro. Davide Infantino (secondo anno) |
|
2012. False Partenze. Matteo Brenna (terzo anno) |
|
2012. False Partenze. Moacir Pavanati (terzo anno) |
|
2013. Raccapricci1. copertina: Lucio Ruvidotti (quarto anno, specializzazione) |
|
2013. Raccapricci2. copertina: Lucio Ruvidotti (quarto anno, specializzazione) |
|
2013. Raccapricci. Verdiana Lala (terzo anno) |
|
2014. Cover. copertina: Ambra Bechini (secondo anno) |
|
2014. Cover. Simone Aliprandi (terzo anno) |
|
2015. REM. copertina: Giuseppe Strati (quarto anno, specializzazione) |
|
2015. REM. Roberto Condò (primo anno) |
Non è stato facile scegliere quali pubblicare qui sopra fra le migliori tavole dei collettivi degli anni passati. Perché le tavole ben riuscite sono davvero tante, e anche perché dentro a tavole o storie che per mille motivi non hanno potuto essere disegnate al meglio, molto spesso stanno idee argute, inaspettate, anche geniali.
Ci son dentro anche tratti di strada che noi docenti abbiamo avuto la sorte di accompagnare per un poco: di giovani che sono arrivati a noi colmi di entusiasmo, ciascuno con il suo pezzetto d'inconfondibile originalità per contribuire non solo al prodottino editoriale di fine anno, ma al lavoro di tutta la classe e alla sua vita comune, a quella non piccola porzione di vita, ricca di sogni e impegnata anche con fatica a realizzarli, che abbiamo condiviso, un anno dopo l'altro.
Così possiamo considerare questa prima scelta come un'anteprima. Useremo questo blog anche per questo: per tornare a mostrare le cose belle che sarebbe un peccato dimenticare. Ci piacerebbe accompagnarle con le vostre parole: ricordi, riflessioni, suggerimenti per gli allievi che vengono dopo.
Nessun commento:
Posta un commento